
Premio Sandro Bolchi
Con grande orgoglio e profondo piacere, il Voghera Film Festival assegna un premio speciale alla miglior regia, intitolato al celebre regista vogherese Sandro Bolchi. Maestro indiscusso nel panorama televisivo, Bolchi è ricordato e amato dal pubblico per i suoi straordinari adattamenti di grandi opere letterarie, che hanno saputo unire raffinatezza artistica e sensibilità narrativa. Questo riconoscimento rende omaggio al suo lascito culturale, ispirando le nuove generazioni di registi a perseguire l’eccellenza creativa.
SANDRO BOLCHI
Il regista che ha portato la letteratura in TV
Nato a Voghera il 18 gennaio 1924, in una famiglia originaria di Novi Ligure (provincia di Alessandria, Piemonte), Sandro Bolchi si laureò in lettere prima di intraprendere una carriera artistica che lo avrebbe consacrato come uno dei più grandi registi del panorama italiano. I suoi primi passi nel mondo dello spettacolo furono come attore presso il Teatro GUF di Trieste, attività che continuò dopo il trasferimento a Bologna, dove iniziò anche a lavorare come giornalista e a esplorare l’arte della regia.
Nel 1948 fondò a Bologna il teatro La Soffitta, dirigendo opere di grande rilievo come L’imperatore Jones di Eugene O'Neill e L’Avaro di Molière, consolidando la sua reputazione nel panorama teatrale italiano.
Dal 1956, Bolchi si dedicò prevalentemente alla televisione, distinguendosi per la sua straordinaria capacità tecnica e il profondo senso dello spettacolo. Realizzò con grande successo adattamenti di opere letterarie che segnarono la storia della televisione italiana, tra cui I miserabili, I promessi sposi, Anna Karenina, I fratelli Karamazov e I demoni di Fëdor Dostoevskij, con sceneggiature firmate dal celebre scrittore Diego Fabbri. Tra i suoi altri capolavori figurano Il crogiuolo, Il mulino del Po (in collaborazione con l’autore del romanzo, Riccardo Bacchelli), La coscienza di Zeno di Italo Svevo, Le mie prigioni di Silvio Pellico e Assunta Spina.
Grazie a questi lavori, il pubblico italiano lo ricorderà sempre come il “regista delle riprese televisive”, capace di portare la letteratura e il teatro sugli schermi con un linguaggio visivo innovativo e coinvolgente.
Parallelamente, Sandro Bolchi collaborò per molti anni con il Corriere della Sera e fu regista di oltre cento produzioni teatrali, lavorando per diverse stagioni in prestigiosi contesti come il Teatro alla Scala di Milano e l’Arena di Verona. La sua poliedricità artistica lo portò a vincere per cinque anni consecutivi il premio come miglior regista, un primato che spinse gli organizzatori a modificare il regolamento per dare spazio anche ad altri concorrenti.
Sandro Bolchi morì a Roma il 2 agosto 2005. I funerali, celebrati nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo, furono segnati dall’assenza dei vertici della RAI, un dettaglio che destò grande scalpore. Bolchi lascia un’eredità culturale e artistica che continua a ispirare registi e appassionati di cinema e televisione, rendendolo una figura indimenticabile nel panorama artistico italiano.



Premio Sando Bolchi
i vincitori

Piotr Iskra
Zabawka
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2013

Sebastien Pins
A Passion of Gold and Fire
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2015

Aldo Iuliano
Penalty
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2017

Christoph Oliver Strunck
The Third King
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2019

Alessandro Haber
Il gioco
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2021

Leonardo Malaguti
Pizza Panic
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2023
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Yann Gorriz
Glyn
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2014

David Victori
Zero
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2016
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Ian Hunt-Duffy
Gridlock
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2018

Tomer Biran
Moon Drops
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2020

Amir Pazirofteh
Cylinder
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2022

Simone Russo
Daisy Bullet
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2024